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ALCUNI DIARI

... copre gli anni dal 1971 al 1977, quando aveva 49-55 anni. Negli anni 1971/72 scrive meno, proprio per lo stato di crisi spirituale; negli altri anni la scrittura è costante, e diventa un inno di Osanna al Padre.

In quel periodo Pinuzza insegnava presso la scuola media Benedetto Croce nel quartiere Aurora, sostenendo gli alunni non solo come insegnante ma come maestra di vita; si impegnava per far crescere il suo amore verso l’Eucarestia e il Sacramento della Misericordia.

… copre il periodo che va dai 63 ai 65 anni, in cui si dedicava alla famiglia, effettuava brevi viaggi col marito, sempre curiosa di conoscere posti nuovi, svolgeva la attività di insegnante presso la scuola media Benedetto Croce, non solo come docente ma come maestra di vita. E' il periodo in cui sente la voce della Madre di Gesù, che la guida nei misteri del Santo Rosario.

... è il periodo in cui si dedicava attivamente alla famiglia, badando ai nipoti e all'amato marito Marco, e allo stesso tempo, alla scuola, che rappresentava per lei una missione.
Furono anni di scambio intenso con le allieve, da cui era considerata una vera "maestra", e di cui restano a testimonianza diverse epistole. 
Il filo conduttore di questo diario è la Gioia: un modo di vivere, ma anche la meta a cui tendere, perché ci viene da Dio. 

... è stato questo il periodo più doloroso della sua vita, poiché l'amato marito Marco, dopo avere sofferto per dieci anni a causa di una grave malattia progressiva che gli portò via le facoltà intellettive più belle, morì il 13 dicembre 2000. Il diario evidenzia la possibile coesistenza di due sentimenti contrapposti, gioia e sofferenza. E' un intreccio misterioso che in qualche modo partecipa al Sacrificio del Redentore.

... si riferisce al periodo che va da marzo a dicembre 2004, quando aveva 82 anni, e rappresenta una delle fasi di maggiore maturità spirituale...
Il titolo che si è voluto dare a questo scritto riporta una frase del 31 ottobre 2004  ed esprime bene un concetto ricorrente: Dio è Padre, e l'uomo può rifugiarsi in Lui con totale abbandono (la parola Padre viene ripetuta in questo diario più di trecento volte).

... ormai vedova da cinque anni, viveva sola nel quartiere Aurora di Torino, circondata dall'affetto dei figli e dei nipoti. Si dedicava ancora ad opere di volontariato: insegnava italiano ai ragazzi immigrati presso la chiesa di sant'Agostino, dava ripetizioni a studenti in difficoltà... Fu quello un periodo ricco di gioie ma anche di dolori fisici e morali.

... è stato scritto all'età di 85 anni, quando ormai viveva sola nel quartiere Aurora di Torino. Rappresenta uno dei vertici più alti del suo cammino spirituale, per l'intensità dell'unione col Padre, e la capacità di descrivere in modo semplice le intuizioni sulle verità teologiche, in particolare sul mistero della Comunione dei Santi, dove ognuno fa parte di un tutto, per ricevere vita e salvezza dall'amore di Dio e potere a sua volta restituirlo per la salvezza delle anime. 

... si riferisce al periodo che va da aprile a dicembre 2008, e contiene alcune lettere inviate a parenti, amici, ex allievi; sono ricche di inviti alla fede, alla speranza e all'amore cristiano. Aveva 86 anni e continuava a essere attiva: impartiva ripetizioni gratuite a ragazzi in difficoltà, si recava quotidianamente alla messa, compatibilmente con le sue condizioni fisiche. Il titolo è una frase del diario stesso: Dio-Padre è il tema principale di queste pagine.

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