I SACERDOTI
Padre Antonio Torresani,
Tassullo 18.9.1906 -
Ferrara 4.9.1960.
Suo confessore dal 1936 al 1943. Parroco della Chiesa Nostra Signora della Pace, sacerdote dell’Ordine dei Padri Oblati di Maria Vergine. Le fece conoscere la figura di Gesù Cristo e i Sacramenti e le aprì orizzonti fino ad allora sconosciuti. Le chiese di pronunciare i voti di povertà, castità e obbedienza, da rinnovare ogni anno.
Padre Francesco Garavaglia,
dal 1943 al 1946 fu il secondo suo confessore. Anch’egli Padre Oblato si dedicava ai ragazzi dell’Oratorio parrocchiale con infaticabile esempio, e le diede lo slancio apostolico per le attività di volontariato in oratorio.
Padre Angelo Bodrito,
terzo confessore dal 1946 al 1950. Gesuita, Rettore della Chiesa dei Santi Maritri in Via Garibaldi, riportò lo spirito di Pinuzza alla calma e alla serenità, dopo un lungo periodo di sconvolgimento fisico e morale. Fu il sacerdote che battezzò la sua primogenita.
Don Luigi Gioga,
quarto padre spirituale dal 1950 al 1953, all’inizio del matrimonio e fino alla nascita del secondo figlio. Padre oblato proveniva dalla diocesi di Ivrea e confessava anche presso la Parrocchia di Nostra Signora della Pace. Sapeva trasmettere valori e capire la personalità del penitente. Giudicava Pinuzza una donna molto equilibrata.
Padre Nello Costantini,
Zoldo Alto 26.7.1934 -
Buonos Aires 3.6.1968.
Frequentò Pinuzza e il marito nei primi anni del loro matrimonio. Oblato di Maria Vergine poi missionario in America Latina dove trovò la morte, forse in un attentato.
Don Giovanni Viola,
17.6.1912 - 3.1.1971.
Insegnante al Seminario e all’Istituto magistrale Regina Margherita, valente traduttore dal tedesco in italiano di opere di teologia. Fu una grande figura di padre spirituale per Pinuzza dal 1956 al 1970. Il primo incontro avvenne nella chiesa di S. Francesco d’Assisi quasi per caso. Fu un periodo importante per la sua crescita spirituale. Per la prima volta rivelò a un sacerdote l’esistenza di una voce interiore che le parlava. Fu anche grande amico del marito e trascorreva momenti conviviali con la loro famiglia.
Don Ugo Saroglia,
21.5.1913 - 6.7.1998.
Rettore presso il Santuario di Selvaggio (Giaveno), divenne la sua guida in un periodo in cui non aveva un direttore spirituale. Pinuzza aveva per lui un sentimento di grande rispetto, riconoscenza e fiducia. “Per molti anni rimasi senza la guida di un sacerdote. Scrivevo a don Saroglia e spedivo per via postale, quando ero a Torino; oppure quando ero a Selvaggio lasciavo la mia lettera in sacrestia...” Da lui imparò che cosa si intendeva per preghiera mistica. Fu per tutta la famiglia esempio umile ma luminoso di santità.
Padre Secondo Goria,
1895 - 1975.
Gesuita presso la chiesa dei Santi Martiri di Torino dal 1934. Per aver predicato in difesa degli ebrei venne arrestato e incarcerato. Era una delle persone più in vista del clero torinese, noto soprattutto per la sua efficace e feconda oratoria sacra. Conosceva i coniugi Fantini perché frequentavano la sua chiesa e perché organizzava con Marco, marito di Pinuzza, corsi di preparazione alla Pasqua per gli impiegati dell’Istituto Bancario San Paolo di Torino.
Don Giovanni Coccolo,
1928 - 1.2.2010.
Parroco a S. Gioacchino, poi Vicario zonale, in seguito Rettore del Nuovo Seminario Maggiore ed infine parroco a S. Agostino. Diventò suo confessore dal 1985. Fu una guida spirituale lunga e di particolare intensità e non mancò mai all’appuntamento settimanale con il Sacramento della Misericordia. A lui Pinuzza confidava ogni passo del suo cammino spirituale.
"Egli per venticinque anni mi ha dato veramente tutto quello che era utile per me, convinto che lo Spirito Santo stesse operando in me e che egli non dovesse disturbare con interventi poco appropriati e inutili”.
Padre Pietro Bonucelli,
29.6.1924 - 19.7.2009.
Maestro dei postulanti presso il seminario di Roma e poi trasferito a Torino presso la Parrocchia della Madonna della Pace. Fu un caro amico e confidente, concelebrò il funerale del marito e la sostenne con affettuose parole nell’epistolario poi rinvenuto.
Don Renzo Savarino,
docente della Facoltà di teologia, ordinato sacerdote nel 1959, membro della Commissione diocesana per la Sindone. Con lui Pinuzza ebbe lunghi colloqui su temi religiosi durante i periodi di vacanza presso il Santuario di Selvaggio.
Don Domenico Machetta,
Nole 26.11.1936.
Fondatore della “Fraternità di Nazareth”, noto compositore di musica liturgica. A lui si rivolse spesso con lettere per chiedere consigli spirituali, e per essere consolata dopo la grande perdita del marito, amico caro di questo sacerdote fin dai tempi della giovinezza presso la Colonia
Pier Giorgio Frassati in San Pietro Val Lemina.
Fratel Mario Giovannini.
Appartenente alla Compagnia dei Camilliani, amico di entrambi i coniugi, le fu vicino durante un ricovero riabilitativo presso la Clinica S. Camillo a Torino.
Di lui Pinuzza ammirava la straordinaria carità, povertà e altruismo, ed ebbe con lui un ricco epistolario.
Don Mario Rossino,
fu il suo ultimo confessore dal 2012 al 2018. Docente di teologia morale, residente presso il Santuario di S. Rita di Torino. Qui la conobbe la domenica delle Palme del 2012. Seguì Pinuzza spiritualmente nell’ultima parte della sua vita. “Paziente e disponibile ad ascoltarmi con bontà saggia e paterna. Quando, per qualsiasi motivo, non posso andare da lui, egli viene da me e mi ascolta con grande pazienza, consigliandomi con sollecitudine. Cento volte Deo gratias! Un’altra occasione per conoscere la grande bontà del Padre”.
Don Salvatore Ormando,
San Cataldo 28.2.1935,
Torino 6.7.2020.
Lo conobbe quando era Rettore della Basilica Mauriziana in Torino.
Fu un riferimento costante in tutti i momenti lieti e dolorosi, celebrando la messa negli anniversari della morte del marito che aveva ammirato e di cui suonava in chiesa le composizioni musicali. A lui Pinuzza scrisse: “Grazie per la sua accoglienza sempre così festosa, per il suo abbraccio fraterno, per i doni spirituali che solo un’anima sacerdotale può dare con un’apertura umile, sincera e profonda".